giovedì 20 settembre 2007

Evacuazioni

Dliiiin Dloooooooooooooon…
“Buongiorno”
“’ngiorno, dica”
“Vorrei uno scovolino per il cesso”
“Perché, sua moglie non le basta?”
“Come scusi?”
“Niente. Come lo vuole?”
“Beh, uno scovolino… normale”
“Si fa in fretta a dire “normale”. Col manico lungo o corto?”
“Mah, direi… lungo”
“Sì, ma lungo quanto? Si faccia misurare…”
“Misurare? Ma perché?”
“Come perché? In base alla lunghezza dell’avambraccio so quanto dev’essere lungo il manico dello scovolino. Immagini la scena: lei tira lo sciacquone mentre sta usando lo scovolino, se il manico è corto è matematico che si bagnerà la mano e parte dell’avambraccio, se invece è lungo non rischierà di schizzarsi. Inoltre, lei è sposato? Ha figli? Perché in base a queste variabili devo rifare i calcoli e…”
“Guardi, non stia ad impazzire… Non esiste un manico standard?”
“No, la Ideal Standard non fa gli scovolini per il cesso”
“Ma no! Intendo dire… ci sarà pur un modello che va bene per chiunque, no?”
“Lei è uno che si accontenta, eh? E’ come dire che la carta da culo è tutta uguale. C’è chi ha il culo irritabile, chi ce l’ha peloso, chi ce l’ha sensibile… Comunque, contento lei, vada per il manico “modello chicchessia”. Di che colore è il suo bagno?”
“Ma che importanza ha?”
“Scusi, non vorrà mica che le venda un prodotto che fa a pugni con le piastrelle del bagno o coi sanitari, vero? Metta che venga a trovarla qualcuno, che faccia i bisognini nel suo bagno, veda lo scovolino che le ho venduto, poi le domandi da chi l’ha comprato e successivamente costui vada in giro dicendo che lei ha comprato uno scovolino orrendo nel MIO negozio… Io che figura ci faccio? Ho un nome, una clientela affezionata, una credibilità…”
“Verde! Anzi, verdino chiaro. Cioè, le pareti sono rivestite di piccole piastrelline di tipo mosaico color verde acqua perlaceo, mentre il pavimento è rivestito in ceramica verde più scura, ma tono su tono. I sanitari sono bianchi”
“Perfetto. Allora possiamo giocare su un contrasto acceso, che colpisca. Un colpo d’occhio eccezionale… che ne dice di Rosso alba infuocata o Blu cina o Arancio fenicottero al tramonto?”
“Verde non si può avere?”
“Suvvia, è ba-na-le! Un po’ di coraggio, un po’ di inventiva, si lasci andare alla creatività…”
“Arancio fenicottero al tramonto”
“Perfetto. Il suo bagno è esposto a nord o a sud?”
“Senta, se avessi saputo che era così complicato usavo le mani!”
“Liberissimo, ma giacché lei è qui, nel mio modesto negozio, io cerco di soddisfarla al meglio”
“Beh, se vuole soddisfarmi mi venda uno scovolino per il cesso!”
“E’ quello che sto cercando di fare, ma lei non me ne dà la possibilità”
“… dove eravamo rimasti?”
“Quante volte va in bagno, al giorno?”
“No, senta, scusi, ma addirittura dirle quante volte vado di corpo questo no…”
“Ma è importantissimo, per me, saperlo! Se lei, per esempio, è stitico e frequenta il bagno in maniera “pesante” solo un paio di volte la settimana, allora le posso dare uno scovolino con setole sintetiche a durata limitata, tanto l’uso è davvero esiguo nel tempo. Se invece lei è un assiduo frequentatore, putacaso un paio di volte al giorno, allora la mia scelta cade su uno scovolino con setole animali, più resistenti. Che so? Peli di facocero trattate alla resina epossidica, aghi di istrice rivestiti di poliuretano…”
“Una. Ci vado una volta al giorno”
“Oh, visto? Non era difficile. Mangia piccante?”
“No, soffro di ulcera”
“Ah-ah, abbiamo delle patologie!”
“Ma che patologie e patologie, è solo ulcera”
“In questo caso le devo dare lo scovolino auto-igienizzante a ioni attivi, che spazza via dal suo water ogni residuo di batteri e scorie che possano trasmettersi ad altri componenti della famiglia o, eventualmente, amici in visita”
“Senta, ma lei fa il ferramenta o il farmacista?”
“Eh, caro signore, le dirò… se avessi potuto continuare gli studi ed iscrivermi all’università probabilmente avrei fatto filosofia…”
“Non avevo dubbi”
“Come mai?”
“Uno che parla di culo e scovolini con tanta leggerezza non poteva fare che il filosofo…”
“Mi sembra di cogliere una leggera nota ironica nelle sue parole…”
“Noooooooooooooooooooooo… si figuri! Parlo sul serio. Insomma, questo scovolino ora me lo da o no?”
“Ora? Adesso? Subito?”
“E sennò quando, scusi?”
“Beh, ma per il suo scovolino ci vuole minimo una settimana!”
“Una sett… Ma le pare che posso aspettare una settimana andando a cagare senza lo scovolino, mi scusi???”
“Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee quante storie! Cosa dovevano dire, allora, i nostri avi, che dovevano farla nei prati, pulendosi le regali terga con le foglie di vite?”
“Ma i tempi son cambiati, adesso, però!”
“Appunto! Vuole uno scovolino in graziadiddio? Ci vuole una settimana, minimo”
“… è la sua ultima parola?”
“Ultima”
“Perfetto. Lei dove abita?”
“In… che… senso?”
“Beh, non avendo uno scovolino a casa mia e non volendo lasciare quegli orribili residui di batteri nel water, rischiando così l’incolumità della mia famiglia nonché quella degli amici in visita, non mi resta altro da fare che venire a “depositare” nel bagno di casa sua!”
“Beh, adesso…”
“E considerato che ho moglie e tre figli, credo che il suo bagno sarà notevolmente frequentato”
“Questo in plastica bianca col manico lunghezza media, prezzo euro 5,00 le può andare bene?”
“Perfetto!”
“E di questo ordine, allora, che ne facciamo?”
“Se lo ficchi su per il…”
“Stracciato!”
Dliiin Dlooooooooooooooooon…

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