martedì 2 ottobre 2007

Stasera...

... farò il risotto coi porcini.
Embè? vi chiederete voi, e avete ragione a chiedervelo. In effetti cosa c'è di così interessante nel leggere una notizia così banale? Niente, ma stavo pensando a cosa preparare per cena stasera e m'è venuto in mente il risotto coi porcini. Sono un'ottima cuoca, sapete? Ho persino fatto un corso per imparare a cucinare meglio. Certo, forse dovrei pensare che il risotto coi porcini a giugno, quando fuori c'è un sole che spacca le pietre e sarebbe più indicato prosciutto e melone, non è proprio l'ideale, però... ecco... cucinare è un piacere così sottile che può essere associato al sesso (no, non sono single).
Cominci coi preliminari. Sbucci la cipolla, la tagliuzzi a pezzetti piccoli e intanto piangi di commozione, maledicendo l'idea che ti è venuta poche ore prima, ma il pensiero del soffritto ti fa andare avanti imperterrita. Nel frattempo scaldi l'acqua per il brodo, perché non si deve mai, e sottolineo mai, aggiungere al riso bollente il brodo freddo, perché si rischia di bloccarne la cottura e di dover chiamare Pizza Express (che peraltro nel paese dove vivo manco c'è, quindi...).
Mentre il brodo vegetale (ma sì, col dado, dai! Col caldo che fa dovrei anche preparare il brodo con la gallina, il manzo e le frattaglie? ) comincia ad andare in temperatura metto un filo d'olio extravergine d'oliva in una pentola, accendo il fuoco e quando l'olio è caldo ma non bollente, ci butto dentro con estreeeeeeeeeeeema dolcezza la cipolla e preparo il soffrittino come Dio comanda. La cipolla non deve bruciare, sia chiaro: all'inizio deve appassire, poi imbiondire. Quando notate che il soffritto è pronto (in che senso come lo capite? Lo capite, fidatevi...) gettate il riso e fatelo tostare nel soffritto per un minuto e poco più, non di più, altrimenti il riso tosta e il risotto non diventa più cremoso. Questo serve per far sì che i chicchi non si attacchino fra loro ma che siano compatti, pur non spappolandosi (anvedi quante ne so, eh? Vi ho pur detto che ho fatto il corso, no? ).
Bene. A questo punto il riso deve cuocere. Ma va??? Direte voi. Sì, vi rispondo io. Ma un risotto, per diventare un gran risotto (che non ha niente a che vedere con quello della Knorr) va curato e seguito con amore.
Il fuoco non dev'essere alto, quando il condimento si asciuga bisogna aggiungere brodo a mestolate (non che dovete colpire il risotto a mestolate, sia chiaro, dovete aggiungere mestoli di brodo, è diverso. Oh, magari c'eravate arrivati da soli, ma meglio essere precisi) e, soprattutto, se avete deciso, come me, di fare il risotto ai porcini, prima o poi (meglio prima) dovrete aggiungere anche i porcini, che precedentemente avete tenuto in ammollo in acqua tiepida per almeno un'oretta. Una volta versati i funghi rinvenuti (oddio, perché, erano svenuti? No, si dice così quando una cosa secca la fai tornare umida mettendola in ammollo. No, con la patonza non funziona così...) continuate con la cottura, aggiungendo brodo finché il risotto non sarà cotto.
Bene, siamo quasi al coito. Cioè, no, intendo dire, all'atto finale, all'orgasmo culinario, all'impero dei sensi: la mantecatura.
Spegnete il risotto, versate una noce di burro e mescolate così, a fuoco spento, di modo che il riso e il burro diventino tutt'uno. Avete presente "Ultimo tango a Parigi"? Ecco, non così ma quasi. Dopo la mantecatura lasciate riposare un po' perché il tutto prenda una consistenza cremosa e compatta, versate nei piatti e spolverate una leggera manciatina di pepe nero.
Guai a voi se osate metterci il parmigiano!
La regola vuole che sul risotto ai porcini il parmigiano non ci vada, rischiereste di coprire il profumo sublime ed eccitante del principe dei funghi. Se poi avete deciso che per dispetto lo mettete lo stesso cavoli vostri, ma io vi avevo avvertito. Se poi di notte viene il vendicatore Porcino mascherato a tirarvi i piedi nel letto, non prendetevela con me.
Buon appetito.
Ah, se poi volete fare sesso fatelo pure, eh?
Ma dopo un orgasmo culinario simile, tutto il resto vi sembrerà noia...

2 commenti:

"PG" ha detto...

Coincidenze. Stavo terminando il mio breve pranzo, poco fà, e li sono venuti in mente i porcini. Dei particolari porcini. Quelli che giacciono della mia dispensa da single dentro la loro busta, dall'ultima volta che li ho utilizzati per fare il mio meraviglioso risotto ai porcini. E mi sono reso conto che è passato quasi un anno da quel profumo in tavola...

Gloria ha detto...

Perfetto! E' ora di rifare un buon risottino. Se ti va, puoi anche aggiungerci dello zafferano. :)