martedì 22 gennaio 2008

Tronisti

“Signora Defilippi, è permesso?”
“Chi è?”
“Sono Gaetano, avevamo appuntamento per parlare di “Tronisti”...”
“Ah, già, vero. Mi hanno parlato molto bene di lei, dalla produzione”
“Veramente io non faccio produzione, sono fotomodello”
“Ecco, appunto”
“Niente, volevo sapere... cosa devo fare?”
“Praticamente nulla. Devi stare seduto su un trono e guardare alcuni pezzi di gnocca che litigano per te”
“Capisco. Ma io sono fotomodello”
“Lo so. Quindi?”
“Non mi fate sfilare?”
“Beh, no, non ce n’è bisogno”
“Guardi che io ho sfilato per Valentino, Armani, Krizia, Genny, Dolce e Gabbana, Rosaria Cacioppo...”
“Rosaria Cacioppo? E chi è?”
“Mia madre. Fa la sarta. Sfilavo con i suoi modelli durante la sagra del paese...”
“Ah. Beh, comunque qui funziona così: il nostro programma viene scritto quotidianamente dagli autori che finalizzano ogni puntata con lo scopo di rincoglionire la gente e far sì che le ragazze...”
“Scusi, ha detto rincoglionire?”
“Certamente. In pratica noi facciamo litigare le ragazze, che devono battersi per conquistare i tronisti di turno, cercando anche di essere un po’ zoccole e maleducate, per...”
“Scusi, Signora Defilippi, ma non ho capito bene. Perché le ragazze dovrebbero comportarsi così?”
“Beh, perché... perché la televisione dev’essere un monito, deve educare, deve dare dei valori che...”
“Valori? Non capisco dove stia il valore nel far sì che le ragazze si scannino per un uomo”
“Beh, ma infatti tu non devi capire. Gli autori provvedono a prepararti un copione che dovrai imparare a memoria per interagire con le ragazze che...”
“Copione? Quindi è tutto già scritto?”
“Ma certo! In pratica le puntate vengono registrate e le parti provate finché non siano perfette e adatte ad andare in onda. Una ragazza che insulta senza essere totalmente calata nel personaggio non è credibile, quindi rifacciamo le scene più volte finché...”
“Quindi è tutto preparato? Non c’è niente di spontaneo?”
“Figliolo, ma in che mondo vivi? Credi forse che il resto dei programmi televisivi siano diversi?”
“Uhm... cosa intende?”
“Intendo dire che... per esempio, in “Amici” succede la stessa cosa, si sa già chi vincerà, però ai ragazzi si fanno fare lo stesso delle prove e si fa in modo che litighino, perchè il litigio e il pianto fanno audience. In “C’è posta per te”, le storie sono tutte inventate e i partecipanti ad ogni “caso umano” sono dei seri professionisti, attori più o meno famosi che interpretano i diversi ruoli. Anche “Forum”, per citare un programma non mio: i casi sono tutti inventati e finita la trasmissione tutti vanno a cena assieme. Mica sono davvero in causa!”
“Ma allora... questo significa che... la TV è completamente falsa!”
“Scusa, Gaetano, ma l’hai scoperto solo adesso?”
“Beh, io credevo che... non so, forse speravo che andando in televisione potessi parlare... che so, della famiglia, delle relazioni di amore profondo tra uomo e donna, della solidarietà, dell’altruismo, dei problemi di ogni giorno, delle cose che si possono fare per migliorare l’Italia...”
“Omadonna, un altro sognatore. Ma perché dalla produzione non me li mandano mai idioti al 100%? Senti, Gaetano, tu sei un bellissimo ragazzo e farai sicuramente strada, basta solo che ti affidi a noi con fiducia e...”
“Fiducia? Come posso aver fiducia di una persona che mi dice che fa dei programmi totalmente falsi? Come posso aver fiducia di una persona che fa scannare dei ragazzi in televisione solo per il gusto del morboso? Come posso aver fiducia di un essere umano che specula sulle ingenuità della popolazione e che gode nel proporre finti pianti, finti litigi, finte riappacificazioni? Ma lei lo conosce il significato della parola fiducia? La mattina, quando si guarda allo specchio, cosa vede nello specchio? Un burattino o una persona che stima? Io sarò anche un fotomodello, ma almeno ho una morale. Ho dei valori, dei princìpi. Non voglio andare in televisione a fare la figura del fesso e del burattino che muove la bocca quando qualcun’altro gli dice cosa deve dire. Ho una dignità, una personalità. Sono un fotomodello, è vero, ma questo non vi dà il diritto di pensare che sia solo un bellissimo corpo vuoto senza cervello. Io non mi adeguo allo standard, io voglio elevarmi dalla massa, dimostrare che ho un cuore, una sensibilità...”
“Capisco. Allora vorrà dire che questo contratto da 20.000 euro lo dovrò stracciare”
“Ventimila euro?”
“Già”
“A puntata?”
“A puntata”
“Solo per me? Tutti miei?”
“Solo per te, tutti tuoi”
“Quando si comincia?”

4 commenti:

"PG" ha detto...

In effetti il ragazzo non si è adeguato allo standard. 20000 euro a puntata non sono lo standard. 1250 euro al mese si avvicinano di più allo standard. Che in effetti poi, parlando di fiducia, con 1250 euro al mese, quando sei al 20 non hai più fiducia sul fatto di arrivare alla fine del mese, mentre con 20000 euro a puntata, al venerdì sai già che in tutta fiducia sarà un weekend coi controcazzi...

Gloria ha detto...

... e perdona il francesismo.
Bentornato, PG!!! :)

"PG" ha detto...

Francesismo? veramente signora bloggista i' so' de Perugia e 'l francese 'n el so', ho studiato 'n po' de' inglese si le va bene... :-)))
p.s.
sono ancora a casa coi postumi dell'influenza...

Gloria ha detto...

Ah, ecco perché stai sciorinando post come se piovesse... :)
Mi spiace, ma sono mali di stagione. E poi, quel che non ammazza fortifica!