venerdì 24 ottobre 2008

Halloween

Dliiin Dlooon...

“Chi è?”
“Dolcetto o scherzetto?”
“Eh?”
“Dolcetto o scherzetto?”

trick, track, track, track, trick, scrock, gronck, track, treck, gneeec...

“Dolcetto? Grazie ma ho il diabete, non posso mangiare dolci e comunque non compro mai dai venditori porta a porta”
“Venditori? Le sembro forse un venditore?”
“Ora che ti guardo meglio no, mi sembri un nano vestito da deficiente...”
“Sono un bambino, non un nano”
“Però sei vestito da deficiente lo stesso...”
“Sono mascherato”
“Perché, devi forse rapinare qualcuno?”
“Ma lei lo sa che giorno è oggi?”
“Venerdì, perché? Sei il rapinatore del venerdì, tu?”
“No, oggi è Halloween”
“'sa l'è?”
“Halloween, la festa dei morti”
“Umadonnasignùr, spetta che mi gratto... Guarda piccolino che ti sbagli. La festa dei morti è il 2 novembre”
“Ma noooooo... non quei morti lì, la festa dei morti viventi!”
“Bimbo, guarda, non so che idea abbia tu della morte ma i morti quando son morti sono morti e basta”
“E invece ci sono anche i morti viventi”
“Ah sì? E dove?”
“In america”
“Allora perché non prendi un bell'aeroplanino e non te ne vai in america a festeggiare la festa dei morti viventi anziché venire a frantumare i maroni a me?”
“Ah, vanno bene anche i marroni, al posto dei dolcetti”
“Ho detto che non compro niente. Sei sordo?”
“Guardi che è lei quello sordo. La notte di Halloween i bambini vanno in giro per le case a chiedere i dolcetti e se non li ricevono fanno gli scherzetti”
“'scolta, piccino, a prescindere che a me questa festa di Aulin che parla di morti non mi piace per niente, ma anche se avessi dei dolcetti in casa – e non li ho perché ti ho appena detto che ho il diabete e non posso mangiarli – non te ne darei nemmeno una briciola”
“Allora devo farle uno scherzetto”
“Ga manca dumà quest...”
“Eh?”
“Niente, niente. Senti, bambino, è tardi, stavo guardando Porta a Porta ed ero quasi riuscito ad addormentarmi, quindi perché non porti via dal mio uscio quella tua faccia da cadavere in decomposizione e non mi lasci in pace?”
“La regola è regola, se lei non mi dà un dolcetto io faccio lo scherzetto”
“Bimbo, è la terza volta che te lo dico: dolcetti non ne ho. Se vuoi posso darti del tacchino arrosto, delle rape bollite, del pane di segale ma dolcetti no. E' chiaro il concetto?”
“Allora le devo fare lo scherzetto”
“Epperlamiseria, fammi 'sto scherzetto, basta che ti sbrighi che mì vori andà in lett!!!”
“Non so che scherzo farle...”
“In che senso?”
“Nessuno si è mai rifiutato di darmi un dolcetto, quindi non ho mai dovuto fare nessuno scherzo”
“Bambino, sei un po' duro di comprendonio, eh? Non mi sto rifiutando, ho solamente detto che non ne ho!!! Vuoi i soldi? Tò, prendi cinquanta centesimi e comprati quello che vuoi”
“E secondo lei con cinquanta centesimi cosa ci compro?”
“Macchenneso? Quando ero piccolo io con cinquanta centesimi ci compravo le rotelle di liquirizia e una bottiglietta di sciroppo colorato”
“Ma ai suoi tempi c'erano le lire, adesso ci sono gli euro e i centesimi non valgono più come una volta!”
“Non è un problema mio. Prenditi la monetina e facciamola finita”
“I miei genitori mi hanno sempre detto di non accettare soldi dagli sconosciuti”
“Piacere, Umberto Zucca. Addio”
“Ma dove vado a comprare i dolcetti a quest'ora???”
“Non lo so, diamine, NON LO SO! Senti, io quello che potevo fare l'ho fatto, ok? Adesso decidi tu, o mi fai uno scherzetto o ti scavi dalle palle, ok? Voglio tornare a letto, non mi interessa niente dei morti, dei vivi, dei dolcetti e di come si comprava meglio quando c'erano le lire...”
“Prima o poi morirà anche lei, lo sa?”
“Stai forse gufando?”
“Eh?”
“Me la stai lanciando? Stai portando sfiga? Il tuo secondo lavoro è fare il becchino?”
“Sono un bambino, non lavoro, sto ancora studiando”
“E perché non sei a casa a farlo, in questo momento?”
“Perché stasera è festa”
“Eh no, ignorantello mio. Qui siamo in Italia e non è festa, se vuoi far festa vai in America oppure aspetta due giorni”
“Se torno fra due giorni lei me lo darà un dolcetto?”
“Dolc... ma porc... bambino, forse sei sordo e magari leggendo il labiale ti è più chiaro: NON MANGIO DOLCI, HO IL DIABETE”
“Ma lei non li deve mangiare, li deve dare a me”
“Ma perché????”
“Perché è la tradizione di Halloween”
“Io non lo festeggio, Aulin!!!!”
“Non dovrebbe arrabbiarsi così tanto, le si gonfiano le vene sul collo”
“Beh, peccato che tu non riesca a vedere nei miei pantaloni, perché altrimenti scopriresti che non mi si gonfiano solo quelle!!!”
“Non mi interessa vedere quello che ha nei pantaloni e se ci prova chiamo la polizia”
“Io non... non voglio mostrarti niente, ho solamente detto che... Senti, aspetta qui un momento”
“... Signore? Dov'è andato? Signore? ...”
“Ecco, prendi questa caramella e vattene, ok?”
“Ma allora ce l'aveva il dolcetto!”
“Sì, di capodimonte, contento? Fa parte della mia collezione di ceramiche napoletane del secolo scorso ma tutto d'un tratto ho deciso di cambiare collezione e darmi alle droghe, ok? Anzi, sai che faccio? Parto. Adesso prendo un taxi, vado in aeroporto, compro un bel biglietto solo andata per l'America così finalmente anche io potrò andare in giro travestito da Michael Jackson con la sifilide e potrò finalmente festeggiare la festa di Aulin, contento?”
“Sì, signore, però...”
“Però COSA???”
“In America hanno abolito Halloween...”

7 commenti:

Maurizio ha detto...

gloria ciao come stai !!!!! lo usi ancora skiphe ?

Gloria ha detto...

Macché! Lavoro in un'agenzia dove l'uso di Skype èconsentito solo ai commerciali...

Anonimo ha detto...

Ciao, è strepitoso! Ho seguito il link dal blog di Stefano Disegni e devo dire che sei cattiva (anzi dispettosa) al punto giusto. Continua così!
Ciao
R

Gloria ha detto...

Uh, cavoli, nientemeno che dal blog di Caviglia???? Grazieeeeeeeeee!!!

Gloria ha detto...

Scusa, intendevo Disegni... il binomio è talmente tanto "normale" che ho sbagliato partner! :D

Anonimo ha detto...

Gloria, sono anni che a Stefano (che disegna) manca Caviglia, la spalla cattiva o come si dice dalle mie parti, "dei due cojoni quello che fa male", prix finesse 2008 ndr.
Potresti proporti (come spalla, beninteso!) vista l'ampia letteratura che hai prodotto oppure trovare un cartoonist adeguato.
Dopo questa immensa leccata (di piedi o altrove ti faccia piacere :D ) ti saluto, ripromettendomi di visitare il tuo blog o se vuoi facilitarmi il compito, il tuo "facebook".

Unknown ha detto...

Ah, su facebook mi trovi come Gloria Togni. :) Ci vediamo lì?